Le storie in musica dell'edizione 2022

VOILES | VELE

La Francia, dopo la rivoluzione del 1789, ha affrontato una nuova sfida di simile impatto nel 1940. Questa volta la sfida è stata a difendersi dai nazi-fascisti. Tutti sappiamo del governo collaborazionista di Pétain, ma i collaboratori sono comunque rimasti una minoranza.
musee liberations bandeau expositions

Il punto di riferimento per tutte le nostre tre opere per flauto dalla Francia è l'anno 1945. Fino ad allora, la "Résistance" si era opposta con grande successo ai fascisti tedeschi, fungendo da modello per tutta l'Europa fino ad oggi. I musicisti del "Front National des Musiciens" (con Roger Désormière, Elsa Barraine, Louis Durey ed altri) hanno svolto un ruolo importante all’interno della resistenza. È proprio da lì che Stéphane Hessel trae i suoi appelli politici vivi anche per i giovani europei di oggi: “Indignatevi!”

Hessel IndHessel non

Ma c'è anche un secondo punto di riferimento, il 4° uomo, che potrebbe passare facilmente inosservato accanto ai nostri tre compositori (“un héro peut en cacher un autre”). Stiamo parlando del flautista e professore al Conservatorio Nazionale di Parigi, rue de Madrid, negli anni 1941-69 - Gaston CRUNELLE (1898 Douai-1990), che potrebbe anche essere chiamato "ambasciatore delle Gauloises"(sic!).... LINK, e tutti e tre i nostri brani attuali furono dedicati proprio a lui negli anni 1943, 1944 e 1946; successivamente gli fu dedicato anche il celebre "Merle noir" di Olivier Messiaen (1952). Crunelle presumibilmente chiese personalmente la commissione ai compositori, ricevendone la dedica, ma lasciando che fosse il Conservatorio a pagarne il conto…
Gaston Crunelle

Nel 1946, la Sonatina per flauto di Pierre SANCAN fu un'opera di pace e risveglio. Grazie alle truppe alleate, in Francia, Italia, Germania e in tutta Europa, si poteva respirare di nuovo liberamente. Con vento fresco nelle vele. Quest'opera che ci porta una ventata d'aria fresca fu scritta nell’immediato dopoguerra, quando il 30enne Sancan poté finalmente recarsi a Roma, come premio della sua vittoria al celebre concorso del Prix de Rome nel 1943, in piena guerra, con la sua cantata "La Légende d'Icare" .

A. Tenaglia Barca a vela

Pierre SANCAN (1916-2008) era della Francia meridionale mediterranea, originario della regione occitana tra Tolosa e Montpellier. Non era per lui troppo lontano il Marocco, dove il giovane musicista si è connesso con l'atleta che era in lui: ha infatti giocato nella nazionale marocchina di pallacanestro. La sua vasta formazione musicale - prima a Tolosa, poi a Parigi - riempì la sua giovinezza negli anni '30. Oltre alla composizione, ha seguito corsi di direzione d'orchestra con Roger Désormière e Charles Münch, diventando assistente di quest'ultimo. Sancan, che fu anche un grande improvvisatore, fu fortemente influenzato dal grande pianista Yves NAT. Nel 1956, all'età di 40 anni, Pierre Sancan lo seguirà come insegnante al CNSMP. Lì ha formato pianisti famosi come Jean-Philippe Collard, Emile Naoumoff, Michel Beroff, Pascal Dumay e Philippe Manoury fino al 1985. Conosciamo una testimonianza diretta del suo tipo di insegnamento LINK

Le guerre

1 - KING ALBERT'S BOOK, DEBUSSY E..

2 - GUERRA E LETTERATURA, ARTISTI SOLDATI, VITTIME

3 - LA VICENDA DI PAUL WITTGENSTEIN

4 - IN FLANDERS FIELDS. AMICIZIE, AMORI, NEVROSI DI GUERRA. DESIDERIO DI PACE

5 - VIENNA

6 - RUSSIA

7 - COMPOSITORI EBREI ITALIANI

8 - THERESIENSTADT

 


INTRODUZIONE

In 4 edizioni di MUSICA NELLE CASE D’ABRUZZO ci siamo occupati musicalmente della Grande Guerra e anche di quel che dalla Grande Guerra è nato come condizione dei vari fascismi, del nazismo e infine della Seconda Guerra Mondiale.

Il 1918 è stato un anno molto speciale.

L'armistizio, la pace, la speranza, l'utopia, ma anche le gambe amputate, il dolore e la tristezza - e, da non dimenticare, la povertà e la fame. I pittori espressionisti George GROSZ e Otto DIX ci hanno mostrato tutto questo. Due loro grandi colleghi, di visioni estetiche molto diverse, Gustav KLIMT e Egon SCHIELE - nel 1918 ci hanno lasciato, insieme a tutto il loro mondo, l'Impero Austro-Ungarico. Il grande sovvertimento avviene tra il 1918 e il 1919. Due tendenze artistiche apparentemente opposte esprimono le conseguenze di tutto questo: l’ESPRESSIONISMO in Germania, e il DADAISMO in Svizzera, terra di rifugio, dove è nato, e subito dopo in Francia e Boemia.

La guerra successiva verrà iniziata nel 1939 da Hitler e dai suoi boia - con il premeditato e mostruoso genocidio degli Ebrei nel momento finale.

Tra le due guerre, 5 anni di fortissima inflazione, poi 5 anni di grave crisi economica, e da qui l'affermarsi del fascismo in Italia, il primo modello per tanti altri Paesi, e poi del nazismo in Germania.

Gli anni dal 1918 al 1922 però sono anche quelli della nascita delle più interessanti utopie. 

Cercando salvezza e scampo dal regime nazista molti artisti sono fuggiti all'estero, chi in Svizzera, chi in Brasile. Quando il cattolico Paul CLAUDEL è diventato ambasciatore in Brasile, ha chiamato Darius MILHAUD come Attaché Culturel a Rio de Janeiro fin dal 1919, e noi ancora oggi ci lasciamo consolare dalle sue Saudades do Brasil (1920) per pianoforte. 

Tra i pacifisti levarono alta la loro voce personalità come Romain ROLLAND e Heinrich MANN. Il dolore per i caduti in guerra, inclusi molti compositori, si è connotato nel 1918 in modo diverso che nel 1945: non veniva cioè a fondersi con la colpa per il genocidio degli Ebrei (in Italia con il campo di sterminio di San Sabba a Trieste, in mezzo al quartiere operaio di Servola), per Hiroshima e Nagasaki, e neanche con la responsabilità di massacri come quelli delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto, di Stazzema…

Dopo la Grande Guerra voci molto forti si sono levate contro le responsabilità del disastro, invece dopo la Seconda Guerra Mondiale queste voci sono rimaste mute. Per la Prima Guerra la Germania ha dovuto pagare le cosiddette "riparazioni", pesantissime da sostenere, all’origine dell’insuperabile crisi economica e sociale della Repubblica di Weimar che, innestata sulla crisi globale del 1929, ha portato all’affermarsi del nazismo; ma lo stesso non è stato imposto alla Germania dopo la Seconda Guerra, imparata la lezione, e i trattati internazionali la vedono divisa in due Stati, uno alleato del Patto Atlantico, uno alleato dell'URSS; emblema della divisione della nuova guerra, la Guerra Fredda, si é cercato non di isolare la Germania, ma di costruire molti ponti tra la Germania Ovest e i Paesi con cui era stata direttamente in conflitto, con molte cooperazioni ufficiali e attività di studio di giovani tra la Germania e la Francia, la Repubblica Ceca e infine la Grecia.

Schumann Brahms: romanzo familiare

Nè Clara WIECK SCHUMANN né suo marito Robert SCHUMANN, nè Johannes BRAHMS si sono mai dedicati al genere musicale più popolare e redditizio, l’opera lirica, ma hanno affidato le loro storie in primo luogo al pianoforte.  Non era d'uso in quegli anni che le donne si dedicassero alla composizione, piuttosto si autoimponevano la disciplina del virtuosismo, strumentale o vocale, come fece Pauline Viardot, cantante famosa, ma anche, eccezionalmente, compositrice e amica di Clara Schumann. Per Clara, tirata da una parte e dall’altra da 3 uomini dalla personalità importante (il padre, il marito e il giovane Johannes), a volte in rivalità tra loro per lei, la disciplina del virtuosismo riguardava il pianoforte. I suoi 4 figli maschi (degli 8 figli che ebbe in tutto)  giocarono tutto sommato solo ruoli minori nella sua vita di madre dominante.

Suo padre, il Maestro Wieck, era stato per lei quel che Leopold Mozart fu per Wolfgang Amadeus. Il suo amato Robert invece la guidò verso una relazione fertile anche in ambito musicale, incoraggiandola a comporre sia Lieder che brani strumentali, come già faceva lui stesso, scambiandosi poi dediche reciproche alle loro  composizioni. Gli anni più ricchi per Clara come compositrice furono quelli tra il 1853 e il 56. 

Clara Wieck-Schumann è sempre stata molto di più che "solo" una compositrice donna…

Le 4 Polonaises op. 1 Clara le scrive quando ha solo undici anni. Friedrich Wieck, suo padre autoritario e severo maestro di pianoforte, incoraggia la bambina anche a comporre, secondo il celebre modello mozartiano. 

“Der Garten trauert” dedicato al Lied tedesco

Se il Lied tedesco ha le sue radici nella tradizione della riforma luterana e quindi nella tradizione del fare musica in casa cantando e accompagnandosi alla tastiera, diventa forma d'arte ai massimi livelli con il primo romanticismo del viennese e cattolico Franz Schubert (1797-1828), autore di capolavori assoluti del genere (Gretchen am Spinnrade, Erlkönig, i due cicli Die Schöne Müllerin e Die Winterreise). 

Tutta la copiosa opera musicale di Schubert si informa al Lied, e non si può comprendere la peculiarità del suo stile musicale se non si conosce la sua letteratura liederistica. Al Lied si è dedicato costantemente, in modo spontaneo, quasi fosse il suo linguaggio più naturale. Il  giovane Franz, nato e cresciuto in una famiglia della più piccola borghesia che viveva in una sola stanza dove i figli venivano concepiti, nascevano e morivano, fin dalla prima infanzia dunque a contatto immediato coi misteri della vita dell'eros e della morte, ha subito manifestato doti speciali per la musica grazie alle quali si guadagnò  la borsa di studio per il Collegio Reale dove trovò il nucleo di quel gruppo di amici che gli resteranno sempre vicino costituendoi il suo pubblico di elezione, perché in lui riconoscevano l'amico geniale. Più tardi Schubert incontra il bell'attore e poeta Franz von Schober, di cui subisce il fascino oscuro e libertino, e che segna la sua vita emotiva ed artistica. Ancora adolescente, Franz scrive due capolavori assoluti del Lied:  Erlkönig (in proposito non si può non citare il grande romanzo di Fournier, Il Re degli Ontani) e  Gretchen am Spinnrade, oltre che molti altri Lieder sempre su testi di Goethe. Con il poeta popolare Müller però troverà poi i versi perfetti che gli lascino, nella loro semplicità, tutto lo spazio per lo sprofondamento poetico della sua musica, scrivendo  i due cicli Die Schöne Müllerin e Die Winterreise, pietre miliari imprescindibili. A Goethe continuerà comunque ad affidarsi fino ai suoi ultimi giorni, in particolare con i Lieder dedicati a Mignon, e anche ad un altro grande poeta, Heine, sui cui versi scrisse 6 Lieder di rara potenza proprio negli ultimi mesi di vita (Der Doppelgänger, Die Stadt,...) raccolti nel terzo ciclo, collazionato dal suo editore, Schwanwengesang.

ROSSINI, OFFENBACH... PARIGI!

Parigi nel XIX secolo divenne grande per la cultura, e soprattutto per la musica, grazie ad alcuni stranieri (immigrati...) di grande talento che vi trovarono il giusto terreno per sviluppare la propria fama e autorità. 

Tutti corriamo subito al nome di CHOPIN, il grande polacco che a Parigi divenne, appunto, Chopin. CHERUBINI dominò la scena per primo, (o almeno dopo LULLI, o Lully, alla francese, ai tempi del Re Sole), e divenne Direttore del prestigioso Conservatorio di Parigi.  

Ignazio Silone

Ignazio SILONE è nato il I° maggio 1900 a Pescina, un paese della Marsica che ha visto i natali anche del Cardinale Mazzarino, piccolo ma non poi così tanto, visto che per secoli era  sede vescovile fino alla scelta, in seguito al terremoto del 1915, di spostarla nella più fiorente Avezzano, destinata a grande sviluppo in seguito al prosciugamento del grande lago del Fucino. Il lago fu prosciugato definitivamente nel 1878 dal Principe Torlonia, che ottenne come feudo l'immensa conca risultante, dove i fittavoli morirono di fame per molti anni, tutti gli anni necessari perché le terre diventassero finalmente produttive. 

Federico Garcia Lorca (1898-1936)

La casa di Bernarda Alba (1936), opera teatrale di GARCIA LORCA, scritta qualche mese prima dell'assassinio per mano delle milizie franchiste 80 anni fa (rif. MnCd'A 2016), parla di un ragazzo che cresce in una famiglia al femminile, chiusa in se stessa e oppressa dal sentimento del lutto, costituita da madre, nonna, serva e cinque sorelle. Un ragazzo come un elemento intruso, diverso,  proveniente da un altro mondo, che riveste un po' il ruolo simbolico del promesso sposo.

… à voile et à vapeur

A vela e a vapore... perché?

 

Una particolare condizione accomuna alcuni importanti Compositori, ed è quella di essere Uomini di Mare.

Non nel senso di essere uomini cui meramente piaccia fare vita marinara: no! Uomini che sul mare e in mare hanno vissuto e lavorato, anche in ruoli militari di responsabilità, e che al mare hanno legato vita e a volte anche destino.