Nè Clara WIECK SCHUMANN né suo marito Robert SCHUMANN, nè Johannes BRAHMS si sono mai dedicati al genere musicale più popolare e redditizio, l’opera lirica, ma hanno affidato le loro storie in primo luogo al pianoforte. Non era d'uso in quegli anni che le donne si dedicassero alla composizione, piuttosto si autoimponevano la disciplina del virtuosismo, strumentale o vocale, come fece Pauline Viardot, cantante famosa, ma anche, eccezionalmente, compositrice e amica di Clara Schumann. Per Clara, tirata da una parte e dall’altra da 3 uomini dalla personalità importante (il padre, il marito e il giovane Johannes), a volte in rivalità tra loro per lei, la disciplina del virtuosismo riguardava il pianoforte. I suoi 4 figli maschi (degli 8 figli che ebbe in tutto) giocarono tutto sommato solo ruoli minori nella sua vita di madre dominante.
Suo padre, il Maestro Wieck, era stato per lei quel che Leopold Mozart fu per Wolfgang Amadeus. Il suo amato Robert invece la guidò verso una relazione fertile anche in ambito musicale, incoraggiandola a comporre sia Lieder che brani strumentali, come già faceva lui stesso, scambiandosi poi dediche reciproche alle loro composizioni. Gli anni più ricchi per Clara come compositrice furono quelli tra il 1853 e il 56.
Clara Wieck-Schumann è sempre stata molto di più che "solo" una compositrice donna…
Le 4 Polonaises op. 1 Clara le scrive quando ha solo undici anni. Friedrich Wieck, suo padre autoritario e severo maestro di pianoforte, incoraggia la bambina anche a comporre, secondo il celebre modello mozartiano.
La giovane COMPOSITRICE scrive il suo Concerto per pianoforte e orchestra op. 7 all'età di 14 anni.
Si tratta di una composizione già matura, di moderna concezione nelle fluide transizioni tra i singoli movimenti; nel secondo movimento troviamo che la giovane Compositrice lascia il campo ad un altro solista, il violoncello (Romanze)
Per il finale, Clara trova l’aiuto di uno studente di pianoforte di suo padre, Robert SCHUMANN, di 10 anni più grande, che le dà dei suggerimenti sulla strumentazione, e che da quel momento comincia a tenerla d'occhio.
Tutto è iniziato così tra Clara e Robert.
All'età di 16 anni, Clara è già una pianista famosa, e solista del suo Concerto per pianoforte al Gewandhaus di Lipsia. Sul podio come Direttore e come altro pianista nel novembre 1835 troviamo Felix MENDELSSOHN-BARTHOLDY, in omaggio al quale la coppia Schumann darà il nome Felix al suo ultimo figlio. Il Triplo Concerto di J. S. Bach, suonato in quell’occasione da Mendelssohn e dalla giovane Clara, è la prima composizione di Bach eseguita al celebre Gewandhaus di Lipsia - prima di quella famosa rappresentazione della Passione secondo San Matteo di Bach sotto la direzione di Mendelssohn che segnò la storia della musica facendo scoprire al mondo moderno le Cantate bachiane.
Clara Wieck di Lipsia nel 1840 diventa moglie di un compositore di talento, anche lui sassone. Clara era già da tempo una pianista famosa in tutta Europa, Robert invece era ancora sconosciuto, e tale resterà ancora per qualche anno, anche se aveva già scritto tutti i suoi capolavori che restano fermi nel grande repertorio pianistico (Papillons, Carnaval, Studi Sinfonici, Scene Infantili, Umoresca, Kreisleriana, Fantasia) . Il padre di Clara si oppone con tutte le sue forze al matrimonio, la rottura familiare durerà per anni e anni, finendo in tribunale perché Clara potesse riavere il suo grande e prezioso pianoforte che il padre, per ripicca, non voleva restituirle.
I diari ci rappresentano la fervida vita della famiglia Schumann con 7 (di 8) bambini, diari scritti dai due coniugi a settimane alterne, dove si ritrova anche la testimonianza della loro vita musicale, con i concerti privati ospitati e animati nella loro casa per i loro amici e conoscenti, occasioni per tenere a battesimo le nuove composizioni e allo stesso tempo per coltivare relazioni importanti con altri musicisti e personaggi della vita musicale (uno fra tutti: Liszt) in uno spirito molto riservato e per nulla mondano ma molto esclusivo.
Fino al matrimonio, Clara aveva composto solo per il pianoforte. Dal 1840 conosciamo il suo Lied "Am Strande" su versi di Burns. Come regalo di Natale per Robert, e poi i suoi 3 Lieder su versi di Heine, revisionati in seguito.
Il primo anno di matrimonio è quello che Robert dedica al Lied: ne scrive 120, tutti come dono alla sua giovane moglie. Myrthen, Eichendorff Liederkreis, Dichterliebe (Heine), Frauenliebe und -leben (Chamisso) sono le principali mirabili raccolte che nascono in questo anno magico.
Se la vita domestica si fa difficile per Clara come pianista, perché Robert non riesce a comporre quando la moglie studia al pianoforte, e se la sudditanza psicologica di Clara verso quel marito di 10 anni più grande è nei primi tempi evidente e foriera di malinconia e depressione per la giovane sposa, non solo Robert la sollecita a dedicarsi alla composizione, cosa inusuale a quei tempi, ma trae dai lavori Clara suggestioni importanti, come avviene con il suo primo Trio op. 63 (1847) ispirato a quello composto precedentemente da Clara, e infatti le analogie tra le due grandi composizioni sono davvero importanti.
Robert ha voluto da subito comporre Lieder non solo per Clara, ma insieme a lei. Il "Liebesfrühling", una serie di 12 poesie d'amore di Friedrich RÜCKERT, gli sembrava il testo giusto, e ha iniziato con 6 Lieder a voce sola e 3 duetti. Clara consegnò a Robert - per il suo compleanno del 1841 - i 3 Lieder n. 2, 4 e 11 di questo ciclo, e da qui ha avuto inizio il suo successo come compositrice, alla fine, di 29 Lieder. Ancora e ancora, i due si sono regalati reciprocamente così dei Lieder per festeggiare il loro sodalizio di vita e musica.
Molto tempo dopo la morte di Robert, Clara riprende i Lieder che lui ha composto, e ne trascrive 30 per pianoforte solo. Senza parole, per l'occasione di una pubblicazione in Francia, dove nel 1873 la lingua tedesca era vietata dopo la guerra franco-prussiana del 1870/71. Clara trova così un modo elegante per avere ancora Robert con lei, e sempre lo sarà attraverso la sua attività editoriale con Breitkopf & Härtel per cui cura l’opera omnia del suo amato marito.
All'età di 40 anni, Clara smette di comporre. Robert era morto.
Da quel momento in poi è stata una vedova madre di 4 ragazze e 3 ragazzi. Ma Clara è rimasta PIANISTA per tutta la sua vita, guadagnandosi da vivere per tutta la sua famiglia lavorando come concertista e come insegnante di pianoforte.
Clara Schumann, nata Wieck, continua a esibirsi in tutto il mondo, curando il più possibile i suoi numerosi bambini spesso malati.
Nel 1878 è diventata finalmente "PRIMO MAESTRO" allo Hoch’sches Konservatorium di Francoforte (solo formalmente sotto il direttore Joachim Raff) con un gran numero di allievi, principalmente donne, molti provenienti dall'Inghilterra, dove la figlia Eugenie ha vissuto a lungo con la sua compagna, la cantante Marie Fillunger.
Il suo allievo italiano Lazzaro Uzielli (1861 Firenze - 1943 Bonn), in precedenza allievo a Firenze di Luigi Vannuccini e Giuseppe Buonamici, ha lavorato come insegnante di pianoforte, e più tardi anche a Colonia, seguendo le orme della sua Maestra.
Annkatrin Babbe ha dedicato nel 2015 un interessante e ampio studio a "Clara Schumann e le sue allieve e i suoi allievi" (Oldenburg: Bis-Verlag 2015 / ISBN 978-3-8142-2312-4)
Clara ha 37 anni, e la figlia maggiore Marie 12, quando nel 1853 il ventenne Johannes BRAHMS appare all'improvviso come un sole nascente, elogiato da Robert SCHUMANN stesso nella sua celebre rivista musicale Neue Musik Zeitung con l’articolo intitolato “Neue Bahnen” | Nuove Strade come un vero genio e il musicista del futuro. Altri geni battezzati da Schumann sulla sua rivista erano già stati Berlioz e Chopin.
Brahms per trovare il proprio spazio lasciava la sua Amburgo, città ricca e vitale ma musicalmente provinciale, per andare a Vienna, la capitale della musica, ma la prima vera apertura ai suoi orizzonti la trova in una deviazione del suo viaggio andando a Düsseldorf a conoscere appunto il musicista che della rivoluzione romantica in musica era stato il protagonista: Robert Schumann.
La sifilide minava la salute di Robert da tempo e lo porterà ad una paralisi progressiva e alla pazzia, fino alla morte appena tre anni dopo la prima visita di Brahms. Con la scomparsa del marito, Clara smette di comporre, ma rimane in forte vicinanza col giovane Johannes, che per tutta la vita le dedica le sue musiche, chiedendole sempre il suo parere, e spesso anche trascrivendole per lei per pianoforte solo, o per pianoforte a 4 mani, per poterle suonare loro due insieme.
Per sette anni, 1846-1853, Clara si ferma come compositrice, ma con la conoscenza del giovane Brahms le cose cambiano in modo evidente. In un fuoco d'artificio creativo, nel 1853 vengono create quattro opere importanti:
- le Variazioni per pianoforte su un tema di Robert Schumann op. 20
- 3 Romanze op. 21 per pianoforte
- 6 Lieder op. 23 (su poesie di Rollett, a cui già Robert aveva fatto riferimento), dedicati al soprano di Lipsia Livia Frege, che era stata la prima interprete dei Lieder di Robert Schumann su versi del grande danese Hans Christian Andersen.
Solo le 3 Romanze per violino op. 22 vengono lasciate da Clara a maturare fino al 1855. Rimangono con il Trio con pianoforte op. 17 del 1845-46 le sue uniche due opere cameristiche. Il Trio, iniziato a Dresda, viene portato a compimento sull'isola Norderney del Mare del Nord in un periodo di cura per Robert.
Nei nostri concerti abbiamo dedicato un programma a Clara Schumann, ma in realtà la celebriamo anche attraverso i due programmi che abbiamo dedicato a Brahms e alle sue 3 Sonate per violino e pianoforte, e ai Lieder ad essi direttamente connessi, inclusi quelli su versi di Felix Schumann, il figlio poeta di Robert e Clara.
Johannes BRAHMS ventenne arriva da Amburgo a Magonza seguendo il bel paesaggio della valle del Reno. In un primo momento è incerto, ma poi decide di fare una lunga deviazione e tornare verso Düsseldorf a suonare alla porta degli Schumann.
Quell'autunno 1853 Clara aveva 34 anni ed era la madre di 6 bambini, Robert aveva 43 anni. Entrambi riconoscono immediatamente il genio di Johannes al primo ascolto di alcune sue infuocate composizioni al pianoforte, tra cui la Sonata op. 5, e subito decidono di sostenerlo in ogni modo possibile.
Questa costellazione a tre di Johannes BRAHMS – Clara SCHUMANN – Robert SCHUMANN aveva in sé tutti gli ingredienti del futuro destino dell'artista più giovane: amore incompiuto, lotta contro le costrizioni, genio e paranoia, lutto, solitudine, malattia, morte. Il luogo in cui le complicate relazioni tra queste tre persone si proiettano in modo migliore sono i loro LIEDER. Robert ha trasmesso a Clara il suo amore per il Lied; lei precedentemente aveva scritto solo per pianoforte, ma i suoi Lieder sembrano essere più vicini a quelli di Mendelssohn che a quelli di Robert. Il giovane Johannes, grande lettore, viene molto influenzato dall'aver esplorato la biblioteca della coppia Schumann, dove trova due volumi particolari: Deutsche Volkslieder e Lieder und Weisen vergangener Jahrhunderte.
In modo simile a quel che farà Bela Bartók qualche decennio più tardi, anche se naturalmente non con i metodi dell’etnomusicografia moderna, Brahms fa profonde ricerche nel repertorio delle canzoni popolari tedesche, e ne pubblica l'essenza nei suoi ultimi anni, nei 49 Deutsche Volkslieder WoO 33.
Nella lunga serie dei Lieder brahmasiani troviano una forte presenza di Volkslieder, di canzoni popolari, scritte cioè su versi di tipo popolare ingenuo e su ritmi di danza e armonie in stile tradizionale, accanto a Lieder d’arte in linea con la sua ricerca formale più avanzata. Del resto, elementi popolari sono presenti in tutte le grandi opere brahmsiane, da quelle pianistiche a quelle cameristiche a quelle sinfoniche, e non possiamo trovare una vera cesura tra tutti questi generi musicali. I Lieder per Brahms costituiscono un vero e proprio diario personale, dove le scelte poetiche e musicali riflettono il suo sentire più intimo, oltre che una fucina di soluzioni melodiche e armoniche che possono godere di una libertà sperimentale tutta speciale. La scrittura di Lieder farà le veci di un diario intimo anche per il grande Richard Strauss, come era già avvenuto per Schubert.
Brahms, già dopo il primo incontro nel 1853, diventa subito un membro della cerchia degli amici degli Schumann, di cui faceva parte anche il celebre violinista Joseph JOACHIM, il primo interprete della Fantasia per violino e orchestra di Robert in un concerto a Düsseldorf proprio in quegli anni.
Uno dei frutti artistici di questa cerchia possiamo trovarlo nell’omaggio a Joachim promosso da Albert Dietrich, allievo di Schumann: la composizione di una sonata per violino e pianoforte, di cui Dietrich scrive il primo e il quarto movimento, invitando il suo maestro a scriverne il tempo lento e Brahms a scriverne lo scherzo. La sonata viene intitolata F-A-E Sonate (Frei Aber Einsam: libero ma solo), il motto di vita di Joachim, le cui iniziali rappresentano tre note prese come tema musicale principale di tutta la sonata.
Robert Schumann nel 1854, dopo il salto dal ponte sul Reno a Düsseldorf, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico a Bonn (oggi museo schumanniano e biblioteca musicale comunale) e muore nel 1856. Brahms si prende da subito molto cura di Clara e della sua famiglia, e in particolare del suo ultimo figlio, Felix, nato nel giugno 1854. Felix SCHUMANN (1854-1879) e sua sorella Eugenie rimangono con Clara, la madre-vedova, a Düsseldorf. Alla fine degli anni ‘50 la famiglia si trasferisce a Berlino, insieme alle figlie Marie ed Elise. Nel 1863 tutti insieme si trasferiscono infine a Baden-Baden.
Felix - un poeta e violinista di talento - a 18 anni, nel 1872 (lo stesso anno in cui muore sua sorella Julie, divenuta per matrimonio contessa Radicati di Marmorito,1845-72) contrae la tubercolosi. Brahms nel 1873 e nel 1874 compone tre Lieder su versi che il suo figlioccio Felix aveva scritto nel 1872, Lieder che troviamo inclusi nelle op. 63 ed 86: Meine Liebe ist grün, Versunken e Wenn um den Holunder der Abendwind kost.
In quegli anni Brahms e il poeta Klaus GROTH sono amici molto stretti, e Brahms si dedica ai versi dell’amico ponendo in musica 15 sue poesie. Tra queste, i due Regenlieder, con i quali Brahms cerca di consolare Clara dopo la diagnosi di tubercolosi ricevuta dal figlio. "Versare, piovere, versare..." dice il più lungo dei due Lieder, "Gocce di pioggia cadono dagli alberi" dice il secondo, più breve, il solo testo che Brahms abbia musicato ancora una seconda volta.
Clara apprezza molto questi Lieder come un gesto speciale da parte di un amico speciale. 7 anni più tardi Brahms si ricorda di questi Lieder consolatori e li rievoca, con la pioggia immagine metaforica di lacrime, nel lutto per il suo figlioccio (se non figlio: la musicologa femminista Eva Weissweiler ipotizza che Felix sia figlio di Brahms, ma il dubbio non potrà mai essere sciolto) Felix prima e dopo la sua morte per tubercolosi ad appena 24 anni.
Dopo la diagnosi, Clara, madre-pianista molto impegnata, manda Felix in cura in Italia, dove il clima è più favorevole. Negli anni 1877-78 Felix vive a Palermo, e da questo periodo sono conservate molte lettere ancora inedite. Clara fissa una rendita di 800 talleri all'anno per il figlio, il quale cerca di contribuire al suo proprio mantenimento in soccorso allo sforzo della madre dando lezioni di tedesco a due ragazzi palermitani 5 volte a settimana. Richiesto anche per lezioni di violino, non accoglie le indicazioni ricevute dalla madre di spostarsi a Catania o di tornare a Düsseldorf, dove Clara stessa voleva tornare. Felix le scrive dell'importanza per lui di avere amici nel momento del bisogno.
Dopo Natale scrive di una birra locale che non gli piaceva, come non gli piacevano le zampogne per le strade di Palermo e soprattutto le brutte palermitane. L'albergatore Salvatore Ragusa dell'Albergo Trinacria e sua figlia Sofia comunque lo aiutano a trovare gli abiti di cui aveva bisogno.
Nel marzo del 1878 Felix si sposta comunque all'Hôtel des Bains ad Acireale, meno costoso che a Catania, con una lettera di raccomandazione al Barone Pennisi in tasca, e trova uno studente tedesco dell'università di Heidelberg, che viveva a Napoli, cogliendo l’occasione di visitarlo e soggiornare brevemente, appunto, a Napoli.
Felix é pienamente consapevole della sua cattiva situazione di salute e ne troviamo espressione in oscure poesie di disperazione, non prive di umorismo macabro:
EPITAFFIO
Se fossi morto un giorno,
Incidi per me come epitaffio:
Era un ospite noioso sulla terra,
non poteva mai essere divertente di cuore,
non sapeva con il suo essere e le sue poesie
trovare un posto proprio qui sulla terra.
Non gli è mai piaciuto all'amore
Affidarsi senza un impegno,
E alla divertente risata degli altri
Lo hai visto fare una faccia seria.
Se lui ha mancato il Qui e Ora,
In qualche altrove e in altro posto
restava il suo desiderio,
In modo che il cibo stantio,
Visto che non ha preso in mani il cucchiaio,
Possa risultare migliore in paradiso,
A raccogliere le mele fresche dall'albero.
Italia 1878
Felix SCHUMANN
Appena arrivato a Napoli, Felix si aggrava molto. Clara viene chiamata nel 1871 da Joseph Joachim a insegnare nella Musikhochschule di Berlino di cui è direttore. Lei chiede 4000 Talleri, lui può offrirne solo 1000. Nel 1875 Joachim rinnova la richiesta, ma invano. Adesso, nel 1878, e a Francoforte, Clara accetta per 2000 talleri di diventare "Prima Maestra" presso l'appena fondato Hoch’sches Konservatorium. Questo la impegna moltissimo proprio quando Felix ha più bisogno di lei. In questa situazione matura la decisione che porta Brahms a fare il suo primo viaggio in Italia, su richiesta di Clara, insieme al suo famoso amico viennese, professore di medicina e suonatore di viola, il chirurgo Prof. Theodor BILLROTH, per prendersi cura di Felix e della sua salute in Campania.
La diagnosi di Billroth non lascia speranza… - I due Quartetti d'archi op. 51 di Brahms sono dedicati al violista Billroth, autore anche di un saggio dal titolo Chi è musicale? https://ogy.de/528s (ed. posth. Hanslick 1895, 256pp). Billroth è un carissimo amico di Brahms e un ottimo musicista dilettante, un ricco carteggio testimonia questa lunga e preziosa amicizia, con molti scambi di opinione su temi letterari e sulle opere musicali che Brahms porta a compimento, e Brahms tiene sempre in gran conto le impressioni e i giudizi del suo amatissimo amico medico.
Le tre sonate per violino e pianoforte di Brahms sono uniche in tutta la storia della musica da camera per la loro stretta relazione alle circostanze e confessioni autobiografiche. Questi capolavori poetici sono fondati direttamente nello spirito lirico, e le loro fiorenti armonie si espandono in modo spontaneo con le melodie che si aprono spiegatamente. Il violino, strumento di tessitura acuta, spesso scende in insolite profondità di registro, ma in queste escursioni è ben sostenuto - come da un fratello maggiore - da un pianoforte ben bilanciato. Già con le sue prime due sonate per violino e pianoforte Johannes Brahms dà piena prova della piena cantabilità possibile pur facendo a meno della voce umana, cantabilità che trova nella terza sonata la sua espressione più libera.
Al ritorno dall'Italia - con disperazione per la devastante situazione di Felix messa a fuoco dall'esame fatto da Billroth - Brahms nel maggio del 1878 si ferma al Wörthersee, il grande lago della Carinzia, vicino a Klagenfurt. Lì comincia a scrivere la sua Prima Sonata op. 78 per violino e pianoforte, con la sua parte di pianoforte in questo caso leggera e trasparente come una filigrana, perché lo strumento di Felix era il violino e quello di Clara il pianoforte. Brahms in questo momento si ricorda dei due Regenlieder (canzoni della pioggia) scritti sei anni prima, quando la tubercolosi prese possesso di Felix, e li utilizza come tema generatore dei primi due movimenti della sonata, oltre che facendone una sorta di parafrasi completa nel terzo. L’intera sonata quindi può essere considerata come monotematica, e il tema è quello del Regenlied.
Prima della morte di Felix, Brahms in febbraio scrive a Clara:
Cara Clara -
se tu lo risuoni da capo davvero lentamente, ti esprime forse in modo più chiaro come io mi debba sentire, come io pensi con tutto il cuore a te e a Felix - lui al suo violino, che però tace per sempre. Ti ringrazio di cuore per la tua lettera; io non vorrei solo pregare ma mi preme sempre molto sentire qualcosa da Felix […] Cosa pensi per la prossima estate? O Felix non ti permette di guardare così lontano?
Vi saluto entrambi con tutto mio cuore, Il tuo Johannes
In questo periodo Clara vive a Francoforte con le figlia Marie ed Eugenie, e la compagna di Eugenie, il soprano austriaco Marie FILLUNGER (https://ogy.de/y8lq), e restano tutte insieme fino al 1889, quando Marie decide infine di andare in Inghilterra, per le tensioni provocate dalla relazione con Eugenie e mal sopportando le difficoltà di convivenza a causa della gelosia di Marie Schumann.
Marie é la figlia maggiore di Clara e Robert, Eugenie si ricorda a stento del padre, al contrario di Marie che sembra prenderne il ruolo nella dinamica familiare. Marie Schumann non è mai stata accogliente con Marie Fillunger, che infine lascia la casa. Dopo la morte di Clara, Eugenie Schumann e Marie Fillunger, allo scoppio della Grande Guerra, vanno finalmente a vivere insieme in Svizzera.
In questa complicata situazione, Clara decide di portare Felix nel famoso sanatorio diretto dal Prof. Dettweiler lì nelle vicinanze. Solo dopo forti insistenze Felix riesce a tornare a casa e morire in compagnia della sua famiglia.
Nel primo movimento della Sonata op. 78 l'insistenza delle gocce di pioggia riempie la scena. Il successivo Adagio è espressamente dedicato a Clara ed esprime in massimo grado il senso di lutto provato da Jphannes per la situazione di Felix. Il terzo movimento porta insieme il battito della pioggia con molti elementi, quasi una trasposizione, dei due Regenlieder. Cambia tra modo minore e maggiore, richiamando il senso ciclico del primo movimento, parlando in questo modo del percorso dalla primavera/gioventù all'autunno/morte. La consolazione del finale Sol maggiore è in primo luogo una sorta di abbraccio musicale per Clara. Lei così scrive al suo amico il 10 luglio 1879:
“Puoi ben immaginare la mia delizia, nel ritrovare nel terzo movimento la mia amata sognante melodia insieme all'andamento in ottavi! - Dico che è mia, perché non credo che nessun altro potrebbe sentire intimamente quanto me una melodia così deliziosa e malinconica".
La Regenlieder-Sonate potrebbe essere chiamata la Felix-Sonate.
Dei 5 Duetti op. 66 (1873-75), il secondo ricorda la Sonata op. 2 per pianoforte dedicata da Brahms a Clara, una sorta di canzone invernale senza parole, ispirata ad un canto d'amore medievale svizzero. Il n. 3 rimanda alle origini amburghesi di Johannes, con le onde del mare messe in musica… Il n. 4, Canzone del Cacciatore, è il solo vero dialogo tra tutti i duetti, e la seconda voce affidata al mezzosoprano è il ruolo maschile. Il finale n. 5 è tratto dalla raccolta tradizionale Des Knaben Wunderhorn.
Johannes Brahms, che certamente cercava in lei ben più che un'amica, dal ritorno dall'Italia di Felix Schumann malato terminale di tubercolosi nel 1878, l'ha omaggiata musicalmente davvero con tutto il suo rispetto. Anche nel III° movimento, Andante, del Concerto per pianoforte No. 2, Op. 83 (1878-1881) un violoncello solista (come avveniva già nel tempo lento del Concerto op. 7 di Clara…) suona una melodia, in cui Brahms cita il proprio Lied Immer leiser wird mein Schlummer ("Il mio sonno diventa sempre più lieve" op. 105/2 (1886) - su parole di Hermann Lingg - (nel nostro programma n. 3):
Il mio sonno diventa sempre più leggero,
e il mio dolore sembra posarsi come un velo,
sopra di me, fluttuando.
Spesso mi sembra in sogno di sentire
Te che fuori dalla porta mi stai chiamando.
Nessuno veglia e viene ad aprire,
Io mi sveglio e amaramente piango.
Sì, io dovrò presto morire,
e un'altra donna ti toccherà baciare,
quando avrò il volto pallido e freddo.
Prima che spirino le brezze di Maggio,
prima che nel bosco torni a cantare il tordo:
se vuoi vedermi ancora una volta,
allora affrettati, e da me ritorna!
Felix SCHUMANN ha solo 24 anni quando muore a Francoforte, e anche sua madre Clara SCHUMANN morirà a Francoforte - all'età di 76 anni nel maggio 1896.
Nel 1886, a 53 anni, Johannes BRAHMS coglie di sorpresa i suoi amici di Vienna, dove vive ormai da molto tempo, dicendo che vuole passare l'estate in Svizzera, non lontano da Berna. Johannes trova una piacevole sistemazione con una splendida vista su tre monti: il Mönch, lo Eiger e la Jungfrau. La casa apparteneva al falegname del posto, Herr Spring. Brahms vi trova ispirazione per 3 capolavori: per la Sonata op.99 per violoncello e pianoforte, la Sonata op. 100 per violino e pianoforte, e per il suo terzo Trio op. 101 con pianoforte il solo in minore, breve e cupo.
La Sonata op. 100, la sua seconda per violino pianoforte, al contrario è chiara, luminosa, e la chiamava Liebes und Lieder sonate (Sonata d'amore e di canzoni).
L'amico svizzero di Brahms, Joseph Viktor Widmann di Berna, aveva viaggiato con il compositore in Italia due anni prima, e aveva scritto un diario di viaggio (Johannes Brahms in Erinnerungen, Berlino 1898).
Widmann convinse l'amico a venire al Lago di Thun appena dopo aver finito di scrivere la sua quarta e ultima Sinfonia op. 98. Nei fine settimana Brahms aveva bisogno della città, e la vicinanza dell'amico a Berna gli era di conforto per un continuo ricambio di libri dalla sua biblioteca. Brahms tenne anche dei concerti privati per gli amici di Widmann, cominciando i suoi programmi sempre con Bach e finendo sempre con un walzer di Johann Strauss.
Al momento di lasciare Thun, Brahms aveva iniziato a scrivere anche la sua terza Sonata op. 108 per violino e pianoforte e i 5 Lieder op. 105.
La Sonata op. 108 rende omaggio alla musica popolare ungherese ricordando un po' lo stile zigano, anche se proprio questo stile fu successivamente definito inautentico dal grande studioso del patrimonio etnomusicale ungherese, Bela Bartòk. Questa grande sonata, sorella della Sonata di César Franck per violino e pianoforte anch'essa del 1886, sta al linguaggio magiaro come il Quintetto per archi op. 111 in SOL maggiore o il Trio op. 114 e il Quintetto con clarinetto op. 115.
Questa Sonata porta la dedica al pianista Hans von BÜLOW, che ne sottolineava la predominanza della parte pianistica, anche se Brahms l’aveva scritta perché fosse suonata dal celebre violinista di origini ungheresi (e amico della cerchia degli Schumann) Joseph JOACHIM. Era in rotta con lui da sei anni e con questa composizione voleva chiudere questa situazione di incomprensione. Il Doppio Concerto per violino e violoncello op. 102, anch'esso iniziato a Thun, è un regalo ancor più rilevante per l’amico Joachim.
Brahms ha eseguito la Sonata op. 108 a Budapest per la prima volta nel 1888 con il violinista ungherese Jenö HUBAY, e con Joachim l'anno successivo. La autocitazione del Concerto per violino e orchestra op. 77 (anche questo dedicato a Joachim) nel primo movimento sottolinea con ancor maggiore evidenza che la dedica di questa nuova sonata aveva il chiaro intento di essere un gesto di riconciliazione.
In molte delle pagine composte in questo periodo Brahms mostra la sua leggerezza d'animo, per esempio con il sorridente tempo in 3/4 iniziale, e la sua Sonata op. 100 è una sorta di canzone d'amore, Allegro amabile, come a dichiarare il sentimento d'amore del Compositore per la 29enne cantante tedesca Hermine SPIES. Appena Brahms, 53enne, viene a sapere che la bella Hermine Spies sarebbe venuta al lago, inizia a scrivere due Lieder per lei, che, però, non arriva da sola: la accompagna Klaus GROTH, caro amico di Brahms e poeta di grande affinità, sui cui versi Brahms ha scritto molti Lieder.
Il problema era evidente: anche Groth era innamorato di Hermine.
Con le finestre spalancate, Brahms suona il pianoforte, e Hermine canta i suoi nuovi Lieder su versi di Groth...
Wie Melodien zieht mir (op. 105 n. 1) (3/4, LA maggiore) si trasforma nel secondo tema (in 4/4) del primo movimento della Sonata op. 100.
Il primo tema (in 3/4) viene preso da un seducente Lied dell'anno precedente: Komm’ bald op. 97 n. 5 (3/4, LA mag- giore/1885) quando Brahms già voleva incontrarla.
Wie Melodien zieht es
Mir leise durch den Sinn,
Wie Frühlingsblumen blüht es,
Und schwebt wie Duft dahin....
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Come una melodia qualcosa
di lieve mi passa per la mente,
sboccia come un fiore a primavera
e come un profumo si diffonde.
Warum denn warten
Von Tag zu Tag?
Es blüht im Garten,
Was blühen mag....
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Perché dunque aspettare
un giorno dietro l'altro?
Nel giardino fiorisce
quel che può fiorire.
In questo strano „ménage à trois“ accadeva che entrambe le liriche di questi due Lieder fossero di Klaus Groth, e che Johannes, Klaus ed Hermine tutti insieme facessero lunghe passeggiate nei boschi intorno al lago di Thun...
Soltanto nei suoi pezzi strumentali Brahms riesce a restare da solo con la sua Hermine: non è dunque troppo forzato interpretare l’intera Sonata op. 100 come un dialogo figurato tra Hermine | violino e Johannes | pianoforte.
Questa sonata arriva a compimento nella piena felicità estiva.
Clara Schumann in una nota molto famosa e spesso citata scrive a Brahms: "Vorrei che l'ultimo movimento mi accompagnasse nel mio viaggio da questo mondo al prossimo".
La costante vicinanza di Johannes a Clara non si interrompe mai neanche in questa estate di infatuazione per Hermine.
Una dolorosa rottura di cui non sono note le ragioni ha poi purtroppo allontanato Johannes e Clara, e forse non è un caso che in questi anni Brahms scriva le dense raccolte di pezzi pianistici delle op. 116, 117, 118 (sei Intermezzi, questi ultimi dell’op. 118, che trovano la loro chiave nell’ultimo della serie, dove si cita per esteso il Dies Irae gregoriano, tema nascosto di tutti gli Intermezzi precedenti), e 119. I suoi quattro Lieder su testi biblici, Ernste Gesänge op. 121, vengono scritti in seguito all'ictus che aveva colpito Clara. E lei sta morendo.
Con la morte di Clara Schumann si conclude una relazione (difficile definirne la qualità) durata 43 anni, unica in tutta la storia della musica.
Johannes Brahms ha poi composto solo gli undici Preludi corali per organo op. 122 su testi luterani, la sua ultima opera.
A TRE.
Ciò che è veramente sorto tra Robert e Clara Schumann e Johannes Brahms in termini di transfert e attaccamento si può forse cogliere un po meglio nella dinamica dello “ex post”.
Nel 1888 Johannes Brahms fece affondare nel Reno diversi pacchi di lettere che lui aveva scritto a Clara.
Anche Robert Schumann, prima di tentare il suicidio, durante il Carnevale di Düsseldorf, gettò la sua fede nel Reno.
Schumann dopo l’episodio del Reno viene ricoverato presso il piccolo ospedale psichiatrico di Bonn.
A differenza di Clara, che lui non vuole più vedere, Brahms è autorizzato a fargli visita in ospedale.
Oggi sappiamo che Robert non era poi così malato. Continua a comporre pagine visionarie per pianoforte, ma sarebbe riduttivo dire che vi parli solo una sorta di pazzia. Un bellissimo libro del musicologo e psicoanalista francese Michel Schneider, La tombée du jour, cerca di entrare nella mente di Schumann dei suoi ultimi anni.
Solo poco tempo dopo il disastro del salto di Robert nel Reno, il giovane Johannes, recente amicizia di Robert e Clara, rinviando il suo trasferimento a Vienna, affitta una piccola stanza a Düsseldorf, e presto si trasferisce direttamente nella casa degli Schumann, venendo a compilare il libro dei conti al posto di Robert (addirittura: tipico ufficio del pater familias!)... E si innamora.
Clara dà alla luce il suo settimo figlio: Felix.
Poco dopo, torna a dare concerti per provvedere alla sua famiglia.
Johannes rimane con la famiglia e si prende cura dei bambini.
In una prima fase, la simpatia di Robert per l’amburghese è più spiccata di quella di Clara. Per lungo tempo fu per lei "lo Johannes di Robert". E per molto tempo il rapporto tra Johannes e Clara è rimasto formale, ma adesso, dopo il ricovero di Robert, lei consente a Johannes il "tu".
Solo a questo punto Johannes può scriverle: "Le tue lettere sono per me come baci".
La morte di Robert nel 1856 costituisce una cesura. Anche nel rapporto tra Clara e Johannes.
Non volevano forse entrambi ciò che non avrebbero mai potuto ottenere? Solo Robert, come terzo, ha permesso di giocare con il fuoco?
Clara lascia la casa di Düsseldorf, si occupa dei bambini; Brahms si rivolge ad altre signorine, ma solo per lei scrive canzoni d'amore.
Clara è gelosa. Com'è evidente, naturalmente, quando lei gli scrive: "Oh, caro Johannes, come hai potuto lasciare che tutto andasse a finire così?” Cosa ha fatto Johannes, o cosa non ha fatto? e le stesse domande valgono per Clara.
Quando successivamente i bambini Schumann erano con Clara a Baden- Baden, anche Brahms era lì con loro. "Tutti noi bambini abbiamo adorato Brahms, ma lo abbiamo trattato come uno che era semplicemente lì" ha scritto più tardi Eugenie.
Clara e Johannes fanno musica, vanno a fare passeggiate, mangiano insieme. Ma loro non sono più uniti come in passato.
Nel 1888, Clara, a 69 anni, richiede a Johannes tutte le sue lettere - e quindi decidono di restituirsele a vicenda.
Brahms, 55 anni, si mette in viaggio verso il Reno e getta diversi pacchi nelle acque da un battello a vapore non lontano da Deidesheim.
I figli probabilmente hanno capito tutto molto bene, e trattengono Clara dal bruciare tutte le sue lettere.
Ma Clara, che controllava l’eredità di Robert in modo molto selettivo, si assicura che in futuro non possano emergere ombre e che rimangano solo le lettere di amicizia.
E nessuna d’amore.
Benno Schnatz e Alessandro Tenaglia